Origini, storia, simboli, scuole del fengshui Il benessere in casa e nell'ambiente di studio/lavoro La sicurezza dentro e fuori casa
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La cucina
La cucina è in molte delle nostre abitazioni la stanza dove si preparano i pasti, ma può essere anche il luogo dove questi vengono consumati; ancora, può essere una stanza separata dalla sala da pranzo da una porta, o al contrario essere un semplice “angolo di cottura” in una grande ambiente multifunzionale. Il concetto di “cucina” è dunque legato a diverse situazioni e interpretazioni dello spazio domestico. Per semplicità, ci riferiremo genericamente al luogo dove, oltre a cucinare, si può anche consumare, se non un vero e proprio pranzo, almeno uno spuntino.
La prima regola del fengshui ci dice che dovremmo assolutamente evitare che i fornelli siano visibili dalla porta d'ingresso della casa; un'altra indicazione ci consiglia di non dare le spalle alla porta di accesso alla cucina. Ancora, acqua e fuoco (lavello e fornelli) dovrebbero essere non adiacenti, ma separati almeno da un piano di lavoro.
Altri suggerimenti che possiamo aggiungere riguardano l'esperienza del cucinare, un'esperienza che dovrebbe risultare il più possibile piacevole a chi la compie. Dunque: niente fretta, niente routine ossessiva, meglio avere orari indicativi ma non “fissi”; bene la calma, la varietà e il desiderio di sperimentazione, la disponibilità alla novità e al cambiamento. E' una buona idea accostare i colori (anche l'occhio vuole la sua parte!) e gli odori (evitando di sovrapporre aromi in contrasto fra loro, come ad esempio accendere un bastoncino d'incenso mentre si prepara il caffé). E' bene evitare di avere il televisore in cucina, soprattutto di tenerlo acceso mentre si pasteggia (una pessima abitudine, ma molto diffusa). La radio e la musica offrono una compagnia meno dannosa.
Un buon pasto da consumare in cucina? Penso a una bella insalata mista , qualcosa di fresco e colorato che non necessiti cottura. Così eviteremo di essere immersi nell'odore degli alimenti cotti sul fuoco o nel forno, e potremo concentrarci sul profumo della rucola, o dell'aceto balsamico, o dell'erba cipollina…
L'insalata mista è come la tavolozza di un pittore: dietro l'apparente disordine c'è un progetto artistico ben definito. Sta a noi decidere come comporre l'opera – c'è per esempio chi preferisce lasciare tutti gli ingredienti separati e attingere a turno dai vari piatti, chi invece predilige l' “effetto sorpresa” in ogni boccone.
Sugli ingredienti, massima libertà e varietà. La base è naturalmente l'insalata a foglia verde, di uno o più tipi, ben pulita e asciugata. Evitando di combinare proteine diverse (carne, pesce, uova, formaggio), potremo avere comunque ricche insalatone “tematiche” a base di tonno, gamberetti, polipo, olive, carciofini e cipolle … oppure scaglie di parmigiano, funghi e patate… oppure bresaola, carote e melanzane… oppure uovo, patate e arance… oppure mozzarella, pomodoro e basilico… frutti e verdure di ogni tipo si possono abbinare e aggiungere in quantità, e anche i fiori (purché provenienti da coltivazione biologica) possono far bella figura nella vostra insalata.
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