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Il colore tra sacro e profano

 

Il libro di Aristide Viero Cromoterapia. La scienza del colore per la serenità e il benessere (Editoriale Delfino 2009) è un trattato del tutto particolare. Pur avendo fin dal titolo elementi in comune con un testo pubblicato da Osvaldo Sponzilli (autore peraltro più volte citato nella presentazione), Iniziazione alla cromoterapia: la nuova scienza dei colori per il benessere e la serenità (1998), questo volume non si occupa solo di cromoterapia, ma compara e abbina metodologie di indagine e di terapia che prevedono l'uso del colore e tecniche associate alla medicina vibrazionale.

  Che il libro di Viero si presenti nel suo complesso interessante è intuibile fin dalla presenza di una Bibliografia di tutto rispetto (anche se non esaustiva, visto che sono assenti autori che hanno dato un contributo fondamentale alla scienza del colore e anche alla medicina vibrazionale quali Kramer, Muths, Chiazzari e soprattutto Gerber) e di una bella Presentazione a cura di Claudio Viacava, autore a sua volta di Nuove Tecnologie ed Antichi rimedi (2006) e di Medicina dell 'habitat e domoterapia (con Daniela Ribaldi, 2004). Viacava riesce a incuriosire il lettore evidenziando e confermando di fatto quanto sarà esposto successivamente dall'autore, e cioè come il colore non sia di stretta pertinenza delle tecniche di cromoterapia, con le loro proprie peculiarità, ma si interfacci e vada a integrarsi con altri metodi terapeutici.

  Torniamo ora all'inizio del volume, con i primi tre capitoli: al neofita la loro lettura è necessaria per la comprensione degli argomenti trattati successivamente, mentre per gli “addetti ai lavori” i contenuti sono tali da offrire numerosi spunti di riflessione critica rispetto all'applicazione delle metodiche illustrate nei capitoli successivi.

  Dopo questi capitoli propedeutici, il quarto capitolo affronta aspetti più pratici, offrendo al lettore, tra l'altro, la possibilità di costruire una lampada cromoterapica, un oggetto dall'estetica assai originale che combina le proprietà terapeutiche dei vari colori con la vaporizzazione di essenze (scelte, queste ultime, sia tra gli oli essenziali che si trovano nei negozi specializzati sia tra i 38 fiori scoperti dal dr. Edward Bach). Al termine del capitolo vi sono prospetti riassuntivi di pratica utilità che illustrano le proprietà curative dei colori, gli effetti curativi delle essenze e degli aromi abbinati ai colori, la riattivazione dei chakra mediante una sinergia tra cromoterapia e aromaterapia, nonché un utile tabella che correla al disturbo il colore e gli aromi opportuni.

  Nei capitoli quinto e sesto l'autore riprende a tutto campo la trattazione del colore abbinato a tecniche della medicina vibrazionale. Esplora, tra le altre, la combinazione di colori e suoni per l'armonizzazione dei chakra e le proprietà terapeutiche dell'acqua solarizzata o cromatizzata con lampada e successivamente associata ai già citati fiori di Bach.

  Accostando nel sesto capitolo nutrizione e colori, Viero propone una visione dei cibi non solo come nutrimento ma soprattutto come veicolo di trasmissione all'essere umano delle loro proprietà meno visibili, cioè delle loro essenze. Insieme agli effetti nascosti dei colori contenuti nei cibi, l'autore prende poi in esame gli effetti dei colori sull'ambiente e sull'arredamento, con brevi accenni al fengshui e alla geobiologia: accenni che forse per brevità risultano un po' superficiali.

  Il settimo capitolo è “il pezzo forte” del volume, in quanto vi si evincono l'esperienza e la passione dell'autore come radioestesista. Viero è infatti il presidente dell'Associazione Italiana Radioestesisti (AIR) oltre che istruttore di pratiche bionaturali, geobiologo, rabdomante e autore di Geobiologia tra radioestesia e rabdomanzia (2000) e L'energia svelata e rivelata – rilievi rabdomantici, radioestesici, geobiologici e medianici di Dolmen, Menhir, Piramidi, Basiliche e Santuari (2002). Nelle – purtroppo poche pagine che ha dedicato al capitolo egli riesce a illustrare l 'utilizzo della radioestesia nella vita quotidiana, a fare un breve riferimento storico/temporale agli autori che hanno prodotto testi di studio e, infine, a illustrare l'utilità della stessa radioestesia sia per la rilevazione delle proprietà intrinseche dei colori sia per testare e consigliare il colore ottimale adatto a ogni persona.

  Il volume prosegue con la trattazione del colore negli ultimi due capitoli, in cui al sacro segue per così dire il profano: l'ottavo capitolo è infatti dedicato all'impiego dei colori nell'arte sacra, argomento già affrontato da Viero in Architetture antiche del Sacro (Editoriale Delfino 2006), mentre il nono capitolo, con uno scarto inaspettato, è dedicato alle automobili e ai loro colori preferenziali. Questa vicinanza può sembrare stridente, anche se sappiamo che ogni cosa (dunque, anche le automobili) ha una sua energia. E, dopo tutto, è proprio dal fengshui che potrebbe venire a questo proposito un contributo originale: andate a visitare questo sito, dove troverete ogni sorta di consigli su come migliorare la vostra autovettura - www.fengshuicrazy.com/misc-feng-shui-topics/feng-shui-your-car-today.php . Provare per credere ... (m.m.)

 

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