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Una check list per l'energia della casa
Il libro di Caudio Cornazzani Il respiro della terra – manuale pratico di geobiologia e radioestesia per gli ambienti interni (Forlì, EIFISIS Editore 2003) è un testo particolarmente interessante sotto molteplici punti di vista. Iniziamo dagli aspetti che influenzano il lettore in quella fase importante e delicata che è la scelta del libro. Un primo sguardo rapido, quello del probabile acquirente, all'indice e alla bibliografia del volume fa apparire queste ultime degne di nota. L'indice dei capitoli nelle prime pagine e l'indice analitico nelle ultime pagine del volume sono accurati e anche con un'occhiata veloce si intuisce il contenuto del volume e l'approccio dell'autore alla trattazione della materia. La bibliografia è fin troppo esaustiva: l'autore non si limita infatti a citare alcuni testi di pregio, ma aggiunge articoli tratti da quotidiani, riviste, enciclopedie, dando al lettore un'ampia gamma di possibilità per approfondire i temi trattati anche se a dire il vero una lettura più attenta rivela la mancanza di fonti autorevoli in alcuni settori, come vedremo. Il capitolo cardine di tutto il libro è il capitolo terzo, “Geobiologia”, poco più di una cinquantina di pagine rispetto alle circa duecento dell'intero volume, in cui l'autore mostra tutta la sua autorevolezza. Inizia con le premesse storiche di questa scienza: la nascita, i suoi padri, l'applicazione della stessa nelle varie civiltà nel corso delle epoche. Al termine del primo paragrafo, Cornazzani individua la figura del “radiestesista-geobiologo” evidenziando le competenze che questi dovrebbe possedere nell'esercizio della sua attività. Nel proseguo del capitolo l'autore introduce il concetto di “energia vibrazionale” (chi fosse particolarmente interessato all'argomento in bibliografia può trovare i riferimenti del testo scritto dal dr. Richard Gerber) esplicitando il rapporto che esiste tra i “corpi” e la loro “vibrazione”. Su questi spunti Cornazzani illustra, analizzandole, le diverse tipologie di emissioni vibratorie associandole al fenomeno della “risonanza”, conosciuto in diversi campi. Egli descrive poi i fenomeni della risonanza acustica, risonanza chimica, risonanza elettrica ed elettronica e risonanza meccanica spiegando i principi che li determinano e, in successione, ne illustra gli effetti sugli organismi viventi. Dopo queste premesse, l'autore elenca gli agenti inquinanti naturali per la vita animale e vegetale classificandoli in agenti geopatogeni, agenti cosmopatogeni, agenti patogeni delle onde di forma e agenti patogeni emessi dagli esseri viventi. A ognuno di questi agenti inquinanti corrisponde un'ampia e approfondita trattazione che comprende una chiara definizione, il contesto in cui si presenta l'agente inquinante, e le modalità in cui lo stesso si riscontra. Al termine di ogni specifica trattazione l'autore, oltre a elencare le problematiche che ogni agente produce, esprime pareri e dà consigli su come ridurle o eliminarle. Mentre per gli esperti la tentazione di “saltare” i primi due capitoli viene spontanea, gli stessi sono fondamentali per i neofiti. Questo testo, peraltro, ha come sottotitolo “Manuale pratico di geobiologia e radioestesia per gli ambienti interni” e quindi è pensato per un pubblico molto vasto. Da un'analisi attenta, però, i primi due capitoli non sono da sottovalutare neanche dagli esperti in quanto forniscono utili spunti critici, difficilmente riscontrabili in altri volumi, su come comprendere i fenomeni che inglobano l'essere umano e la natura in una visione radiestesica correlata alle onde elettromagnetiche. Nel primo capitolo, “La struttura dell'universo”, desta curiosità il paragrafo che esplicita l'interazione fra le radiazioni cosmiche e telluriche nel loro effetto sull'essere umano e sul pianeta. Di carattere storico è il secondo capitolo, “Geomanzia”, che non tratta la famosa arte divinatoria ma narra dal punto di vista storico di come le diverse civiltà si sono sempre interessate alla conformazione della terra, allo studio delle acque e del vento per determinare le zone in cui insediarsi. Troviamo poi riferimenti della geomanzia applicata alle costruzioni religiose: fra l'altro, sono citate la Cattedrale di Chartres in Francia e le basiliche di San Vitale e San Giovanni Evangelista a Ravenna. Fino a sconfinare nel “mistero dei megaliti circolari”, come li definisce l'autore, presenti in Gran Bretagna, Francia e Spagna. Il capitolo quarto – “Colori, forme, varie” – come è facile intuire è un breve excursus sui colori e sull'energia delle forme. Argomenti che, stante l'importanza degli stessi specie per le “bonifiche ambientali”, avrebbero potuto forse essere trattati con maggiore approfondimento e ricorrendo a fonti bibliografiche più autorevoli (per esempio J.W. Goethe, Luzzatto-Pompas, Muths, Reuben-Amber) Il capitolo quinto – “I metodi d'indagine” – e sesto – “ Le schermature” – si riallacciano agli argomenti trattati nel terzo capitolo. Promettenti le indicazioni sui metodi di indagine, specie il diagramma di flusso che indica le fasi del processo di rilievo in un ambiente, anche se poi alcuni esempi pratici di come operare sarebbero stati utili al lettore (soprattutto trattandosi di un “Manuale”). Il capitolo sesto in particolare, che tratta di “bonifiche ambientali”, è una breve carrellata dei metodi da applicare alle zone in cui possono essere presenti agenti patogeni, e avrebbe richiesto un maggior numero di esempi pratici. Il capitolo settimo – “Condizioni ottimali di esercizio in geobiologia” è un bell'esercizio di stile su come dovrebbero essere gli ambienti interni. Peccato che il più delle volte ci si trovi nella realtà operativa a compiere indagini in ambienti tutt'altro che ideali e che, anzi, non sia per nulla facile convincere proprietari e inquilini ad apportare modifiche, per non parlare dei vincoli edilizi. L'ottavo capitolo – “Elettrosmog” – spiega da dove deriva l'elettrosmog, cosa prevede la normativa, cosa si intende per inquinamento da elettrosmog fuori e dentro l'ambiente di vita, come rilevarlo e con quale strumentazione, e infine quali provvedimenti si devono usare per la bonifica dall'elettrosmog. Infine l'ultimo capitolo, “Aspetti generali delle visure cosmo-geobiologiche e dell'elettrosmog”, tratta alcuni punti molto importanti quali la deontologia professionale, le precauzioni da adottare nel corso dell'attività radiestesica e infine avanza la proposta di “certificare” le misure effettuate, con allegati alcuni schemi da utilizzare. Pur non condividendo appieno la definizione di “Manuale pratico” quando vi sono veramente pochi esempi concreti su come operare sul campo, considero nel suo complesso il testo di Cornazzani interessante e ritengo che per ogni radioestesista sia opportuno averlo nella propria biblioteca. (m.m.)
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