Origini, storia, simboli, scuole del fengshui Il benessere in casa e nell'ambiente di studio/lavoro La sicurezza dentro e fuori casa
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La “forza vitale” al centro della casa
Feng Shui e purificazione della casa (Accademia Vis Vitalis, Torino 2010) ha forse qualche difetto, ma rivela buona volontà e vale comunque la pena di sfogliarlo se si desidera assaporare in un solo sorso un distillato di tutte le conoscenze che stanno alla base del fengshui, del Tao, de I Ching. Il suo pregio principale sta proprio nella capacità di sintesi, o di condensazione, di tanta arte e tanta scienza in poco più di 90 pagine, peraltro corredate di modesta ma onesta bibliografia. E i difetti? Partiamo dall'assenza dell'autore: come ci si può accontentare di quell'enigmatico AA.VV. in copertina? Sì, è vero, in quarta di copertina riceviamo un'ulteriore informazione (“Il libro è stato scritto da Accademia Vis Vitalis, una associazione di terapeuti specializzati in varie tecniche di medicina naturale ed alternativa”) e nel risvolto di copertina impariamo che “I testi sono di Accademia Vis Vitalis e Katia Bernacci”, ma di certo il lettore non sprovveduto vorrebbe saperne di più. Nonostante la condivisione dell'autorialità sia un progetto apprezzabile, stanti anche alcuni orientamenti emergenti in campo letterario, almeno una breve nota biografica sugli autori sarebbe auspicabile in un testo che, pur se divulgativo e minimalista, si presenta come specialistico. In secondo luogo, vi sono alcune sviste che possono passare inosservate a un lettore che si avvicini al fengshui per la prima volta, ma che non sfuggono a uno sguardo più competente. Per esempio, si legge che il fengshui “è anche chiamato geomanzia”. Le cose non stanno esattamente in questo modo: forse bisognerebbe spiegare che alcuni viaggiatori europei in Cina chiamarono così il fengshui per farlo conoscere in area mediterranea e in occidente, ma che il fengshui non è certo un metodo divinatorio. Inoltre in quarta di copertina si parla di “moderne conoscenze geomantiche” ma solo alla fine del libro si capisce che ci si riferisce al breve ma intenso saggio (posto in chiusura del volume) di Katia Bernacci, dal titolo “Prenditi cura della tua casa” e dedicato alla medicina vibrazionale applicata alle abitazioni (in particolare vibrazioni, linee di energia e spazialità). E' opinabile, inoltre, l'idea del muretto o steccato nell'area della fenice, che dovrebbe essere aperta il più possibile, così come “sfortuna” è forse un termine più adatto alla superstizione che non al lessico del fengshui. Quando si introduce il ba-gua, poi, non si spiega perché l'ingresso risulti a nord (nessuna menzione alla scuola dei berretti neri…), né perché est e ovest risultino invertiti. Infine, un refuso indica l'aria come uno dei cinque elementi, al posto del fuoco. Sono forse inezie, ma ci auguriamo che in una eventuale seconda edizione vengano sistemate, poiché per il resto il volumetto può davvero rivelarsi uno strumento agevole per un fai-da-te olistico del benessere domestico in quanto rivela un approccio integrato comprendente non solo il fengshui ma anche l'aromaterapia, i colori, il canto, il respiro, la danza. (a.c. & m.m.)
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