Breve storia della vita privata (Guanda 2011; titolo originale: At Home , A casa , 2010) è l'ultimo libro di Bill Bryson, autore di numerosi volumi tutti molto affascinanti. Questo ci interessa particolarmente in quanto rappresenta una sorta di viaggio virtuale all'interno della casa, stanza per stanza: dalla cucina alla sala da pranzo, dalla camera da letto alla soffitta, dal ripostiglio alla cantina. Ma quello che più ci suggestiona è che ogni ambiente offre l'occasione per riflettere su usi e i costumi, per tornare indietro nella storia, per analizzare i rapporti fra le persone, per studiare la geografia, la sociologia, l'architettura, l'alimentazione da molte diverse prospettive.

  Chiariamo subito quello che manca: nella pur ricca bibliografia sono assenti due pilastri come La poetica dello spazio di Gaston Bachelard o La vita privata di Philip Ariès e Georges Duby, per restare in ambito occidentale (ad altri ambiti, tipo quello geobiologico o bioarchitettonico, vastu, fengshui, ecc. non si accenna nemmeno).

  Ma questa carenza è controbilanciata da una quantità di informazioni e approfondimenti che rende l'opera veramente straordinaria, un vero e proprio viaggio che esce dalle pareti domestiche e ci porta fra i Maya e lungo le vie delle spezie, ad ammirare il Crystal Palace nel 1850 e ad assistere all'invenzione dell'apriscatole nel 1925, a scoprire le vitamine nel 1912 e a ritrovare Otzi (l'Uomo venuto dal ghiaccio) nel 1991. Un viaggio che passa da Magellano alla torre Eiffel, da Monticello alla Nuova Guinea, da Lord Brummel a Darwin e a molti altri ancora.

  Una casa centrifuga, potremmo dire, che ci parla molto più del “fuori” che del “dentro”, ma che ci restituisce la multidimensionalità dei luoghi che abitiamo facendoci comprendere quanti livelli di significato (storico, topografico, antropologico, psicologico) convivano tra le nostra mura. Ma anche, viceversa, una casa centripeta, in quanto spazio che raccoglie forze, energie, memorie, eventi: poiché, come si legge nell'introduzione, “qualunque cosa succeda nel mondo, qualsiasi cosa venga scoperta, creata o aspramente contesa, in un modo o nell'altro finisce sempre a casa tua.” (a.c.)

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