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Il fengshui è insieme un'arte e una scienza tradizionale cinese, profondamente radicata nella cultura e nella filosofia taoista, che studia il fluire delle energie nell'universo e le interazioni fra queste, gli esseri umani e l'ambiente. Deriva certamente da uno dei testi più antichi della tradizione cinese, l'Yijing (I Ching o Libro dei Mutamenti), ma le sue origini si perdono ancora più indietro, nel mito. Da alcuni è fatto risalire al re Fu Xi, sciamano e veggente, spesso rappresentato avvolto in una pelle di tigre; un giorno vide uscire dal fiume Lo una tartaruga sul cui guscio alcune macchie formavano un disegno che gli permise di tracciare lo schema numerico detto "Nove qi", che è alla base dell'astrologia cinese. Un'altra leggenda parla di Yu, un altro re-sciamano, che durante un'inondazione, grazie ai suoi poteri magici, organizzò la costruzione di dighe e canali salvando il suo popolo. Il mito racconta che, mentre le acque scendevano, emerse una tartaruga che portava disegnati sul guscio i simboli a cui ho accennato sopra, attualmente noti come ba gua.

La storia del fengshui vede succedersi più scuole: la prima fu la Scuola del Paesaggio (o delle Forme, o della Configurazione, xingshi), nata sotto la dinastia Han (206 a.C. - 219 d.C.) e formalizzata successivamente dai maestri delle dinastie Chin (265 - 420 d.C.) e T'ang (618 - 906 d.C.). E' chiamata anche "approccio intuitivo". Successivamente si sviluppò la Scuola della Bussola (o delle Direzioni, o delle Posizioni, fang wei), che si basa sul Sistema delle Stelle Volanti o Xuankong (Sottigliezze Misteriose), diffusa durante la dinastia Sung (960 - 1279 d.C.). E' chiamata anche "approccio analitico".
Durante il periodo della Cina socialista le pratiche fengshui furono vietate e dichiarate illegali. Nonostante questo, perfino i leader comunisti come Mao Zedong e Deng Xiaoping beneficiarono del fengshui delle tombe degli avi: per esempio, pare che il sepolcro del nonno di Mao fosse collocato nel palmo della dea celestiale della luna, una configurazione particolarmente propizia per il nipote maschio.
Il primo che portò il fengshui in Occidente, molto prima dell'esplosione new age, fu Ernest J. Eitel, un missionario protestante della London Missionary Society vissuto molti anni in Cina nella seconda metà dell'800, il quale pubblicò, oltre a numerosi saggi, un volume dal titolo Feng-Shui. The Science of Sacred Landscape in Old China (Trubner & Co., 1873), tradotto in italiano come Feng Shui. Spirito della natura e arte dell'abitare solo nel 1995 (Red Edizioni, Como).

Approfondimenti

VIVERE IN ARMONIA CON L'AMBIENTE

L' YIJING (I CHING O LIBRO DEI MUTAMENTI)

FRA TERRA E CIELO

IL MAH-JONG

IL QI GONG

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